PER NOI LA SOLIDARIETA’ NON E’ L’EMOZIONE DI UN MOMENTO

Il conflitto, deflagrato il 24 febbraio scorso, continua a essere caratterizzato da bombardamenti indiscriminati nelle aree civili che non risparmiano scuole, ospedali, centri comunitari, abitazioni.
L’economia di base è pressoché ferma e la vita di ogni giorno dipende quasi totalmente dagli aiuti umanitari.
I dati aggiornati dalle Nazioni Unite dipingono uno scenario a tinte fosche: sono oltre 17.7 milioni le persone che necessitano di assistenza umanitaria, più di 5.9 milioni gli sfollati interni di cui un milione sono bambini.

Secondo quanto riportato dall’UNHCR, L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, sarebbero oltre 13 milioni i cittadini ucraini ad aver varcato i confini del proprio Paese in questi mesi di guerra, cercando riparo e protezione all’estero, soprattutto in Europa. Dietro i numeri, i dati, le statistiche ci sono persone sofferenti ed è preoccupante pensare che oltre un terzo della popolazione nazionale attualmente dipende dagli aiuti umanitari, per avere accesso a tutti quei beni primari e necessari ad una vita dignitosa.
Nel frattempo la fredda stagione invernale, aggrava il quadro complessivo generando forti preoccupazioni per uomini, donne, bambini e anziani. La guerra continua a ferire l’Ucraina nonostante la neve, il fango, il gelo della stagione invernale che in alcune aree del Paese può facilmente raggiungere i -20 gradi Celsius. Gli ucraini rimasti nel territorio nazionale, impossibilitati a fuggire inseguito all’invasione russa, sono alle prese con i continui blackout che lasciano intere città o porzioni delle stesse al freddo e al buio.

L’IMPEGNO DELLA CARITAS IDRUNTINA
La nostra Caritas diocesana si è da subito collegata alla rete della Caritas italiana partecipando ai vari incontri informativi e ha partecipato alla colletta nazionale per le necessità delle Caritas in Ucraina e nei paesi confinanti che hanno da subito ospitato coloro che fuggivano dalla guerra.
Ha inoltre firmato un protocollo d’intesa con la Prefettura di Lecce dichiarando la propria disponibilità ad accogliere presso il Centro Rebecca di Melpignano 10 persone. Tale accoglienza è completamente a carico della Caritas idruntina.
Il 2 aprile 2022 la Prefettura di Lecce ha inviato un nucleo familiare composto da 3 adulti (padre, madre e nonna) e tre minori.
C’è stata una grande mobilitazione di volontari dalle parrocchie che hanno offerto il loro servizio di accoglienza, oltre alla gestione degli aspetti legali curati dall’avvocato del nostro sportello giuridico per immigrati (visti, permessi di soggiorno etc).
Inoltre l’equipe della Caritas Idruntina, istituita per coordinare l’accoglienza, si è subito data da fare per l’inserimento scolastico dei minori e per la presenza presso la struttura di accoglienza di una mediatrice culturale e di una psicologa che hanno consentito una graduale inclusione delle persone accolte nel tessuto sociale.

Si è inoltre provveduto a diverse visite mediche. In particolare una delle persone accolte ha subito un’operazione al cuore.
L’accoglienza di queste persone continua ancora oggi. L’obiettivo è aiutare la famiglia accolta a inserirsi sempre più nel nostro territorio.
Ringraziamo quanti ci hanno sostenuto e invitiamo a continuare a sostenere quest’opera.
Ci piace pensare che ogni azione di cura verso coloro che sono vittime innocenti di una guerra non voluta, sia un contributo alla costruzione di una pace giusta in Ucraina e nel mondo intero.
Sul sito di Caritas Italiana puoi approfondire l’azione in favore dell’Ucraina www.caritas.it

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